IL VANGELO IN PILLOLE – CHI VEDE ME VEDE IL PADRE
Nel Libro del Deuteronomio si legge che affinché una testimonianza sia efficace deve essere convalidata da due o tre testimoni (19,15). Gesù allega a suo favore la testimonianza di Giovanni Battista, la testimonianza del Padre (che si manifesta nei miracoli eseguiti da Lui) e la testimonianza delle Sacre Scritture. Similmente Gesù rinfaccia tre mancanze a coloro che lo ascoltano: la mancanza di amore a Dio; l’assenza di rettitudine di intenzione perché cercano solo la gloria umana e l’interpretazione interessata delle Scritture. Dopo duemila anni lo ribadì San Giovanni Paolo II: «Alla contemplazione del volto di Cristo solo si giunge ascoltando lo Spirito del Padre, perché nessuno conosce il Figlio al di fuori del Padre (cf. Mt 11,27). Quindi, è necessario la rivelazione dell’Altissimo. Ma, per accoglierla, è indispensabile mettersi in atteggiamento di ascoltare».
In questo tempo di Quaresima, intensificando la preghiera, che facilita la rinnovazione interiore, miglioreremo le nostre disposizioni interiori per contemplare il vero Volto di Cristo, perché non si tratta di filosofeggiare su Dio, ma di averLo nell’anima. Lo diceva mirabilmente San Josemaría Escrivá de Balaguer: «Quel Cristo che tu vedi non è Gesù. Sarà, semmai, la triste immagine che i tuoi occhi torbidi possono formare… Purificati. Rischiara il tuo sguardo con l’umiltà e la penitenza. Poi… non ti mancheranno le limpide luci dell’Amore. E avrai una visione perfetta. La tua immagine sarà realmente la sua: Lui!».